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Ritorno di fiamma

 

Secondo i ben informati infatti Casini dopo aver fatto quattro conti e resosi conto che al momento non andrebbe troppo lontano e se ci fossero elezioni rischierebbe di ritornarsene a casetta e vedere i Palazzi solo col binocolo, avrebbe deciso di tornare sulla vecchia strada, bussando alla porta dell’ex Cavaliere. Per farlo da buon democristiano inizia ora a dipingere in maniera molto benevola il suo ex leader e lo fa attraverso interviste nelle quali dichiara: “Sono fiero di essere uno dei pochi a non avere avuto mai nulla di personale contro Berlusconi e credo che la politica sia dialogare con tutti, in particolare con chi è fondamentale per le riforme”.

 

 

Si tratterebbe di un vero e proprio ritorno di fiamma che viste le condizioni del suo partito ormai in stato di agonia potrebbe permettere di sperare in un futuro se l’ex Cavaliere dovesse accettare l’appello di Casini, per il quale “Lo spazio c’è per il centrodestra se si parte dai problemi e non dalle persone. Il problema è il merito: tornare a parlare alla piccola media impresa che oggi vota Renzi o Grillo, ritrovare un proprio insediamento sociale”.

 

 

Ed è così che mentre detta quella che potrebbe essere l’agenda politica della nuova federazione di centro destra cerca anche di lisciare il pelo a Berlusconi spiegando che: “La verità è che Berlusconi è stato un grande alibi per tutti: sia destra che sinistra hanno vissuto di rendita evitando di misurarsi con le proprie contraddizioni”, e per concludere con la sua sviolinata in un qualche modo ammette anche di aver fatto un grande sbaglio: “Sul piano politico ho commesso un errore, d’altra parte Scelta civica alle Europee s’è sgretolata. È vero: ho sponsorizzato il Professore, sono stato l’unico a metterci la faccia, pagando in termini elettorali. Ma quel governo è stato votato da tutti e ha imposto all’Italia sacrifici necessari per recuperare credibilità”.

 

 

E se sul fatto che i sacrifici fossero necessari non ne siamo convinti, visti i risultati scarsi ottenuti e l’aumento della povertà nel nostro Paese, certo è che Casini per l’ennesima volta ha cambiato idea e c’è da giurarci che da qui alle prossime elezioni quasi sicuramente potremo vederlo bussare alla porta di qualcun altro….

 

 

Ma per adesso quei sacrifici non sono serviti a nulla…

 

 

 

Guerriero del Risveglio

 

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